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L’Asl4, al fine di garantire a tutti i cittadini uguali opportunità di accesso alle attività ed alle prestazioni sanitarie ed omogeneità nell’erogazione delle prestazioni stesse, è articolata in un unico ambito territoriale; all’interno di tale ambito, suddiviso in 30 Comuni, sono stati individuati 3 distretti sociosanitari, che rappresentano le articolazioni tecnico-funzionali per l’erogazione dell’assistenza sanitaria di base.

 

 

L’organizzazione distrettuale di ASL4 è orientata a garantire il rafforzamento della rete territoriale.

I Direttori di Distretto svolgono le seguenti funzioni:

  • Realizzazione della riorganizzazione del distretto di cui al DM 77/2022 garantendo il funzionamento delle Case di Comunità, secondo il modello Hub & Spoke, delle COT e del PUA;
  • Gestione e coordinamento funzionale e organizzativo della rete di servizi sociosanitari e sanitari territoriali in funzione dell’analisi dei bisogni di salute del territorio condotta in collaborazione con le altre strutture aziendali;
  • Integrazione organizzativa tra le strutture territoriali e ospedaliere a garanzia dei percorsi complessivi di presa in carico e di continuità assistenziale, con particolare riferimento alle problematiche connesse alle cronicità e alle situazioni di fragilità;
  • Promozione del modello di sanità digitale e di prossimità attraverso il potenziamento dei ruoli professionali proattivi volti ad interagire nella comunità con strumenti e metodi innovativi;
  • Integrazione sociosanitaria attraverso la collaborazione con i servizi sociali dei Comuni e altri attori territoriali e la relativa definizione di specifici accordi/protocolli;
  • Coordinamento e controllo, nell’ambito delle competenze e delle risorse assegnate al Distretto e in attuazione di piani, programmi e direttive definite dalla Direzione Aziendale, con la finalità di mettere a sistema le risorse presenti;
  • Coordinamento delle attività produttive gestite direttamente o indirettamente dal distretto;
  • Garanzia di equità e di accesso unitario all’assistenza e alle prestazioni previste dai LEA, nonché dell’effettiva presa in carico dei pazienti anche attraverso l’attuazione di Percorsi Digitalizzati Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDDTA);
  • Coinvolgimento di tutta la Medicina Convenzionata nel percorso di innovazione organizzativa e assistenziale per garantire risposte appropriate e sostenibili ai bisogni della comunità di riferimento;
  • Sviluppo e organizzazione di attività di prevenzione e promozione della salute coordinate con il Dipartimento di Prevenzione;
  • Garantisce trasversalità delle proprie azioni e collaborazione con le altre Strutture e Aree dell’Azienda al fine di garantire il pieno perseguimento degli obiettivi aziendali.

 

I Distretti costituiscono centro di responsabilità e di autonomia gestionale ed economica nell’ambito degli indirizzi della direzione generale dell’Asl, coerentemente con la programmazione regionale.

Le attività organizzative, di governo e monitoraggio della spesa territoriale costituiscono quindi specifiche prerogative e competenze dei distretti. I Direttori di Distretto devono altresì esprimere competenze di analisi, programmazione, organizzazione e valutazione.

I Direttori di Distretto, inoltre:

  • Sono nominati in base all’art. 3-sexies, comma 3 del D.lgs. n. 502/1992 e s.m.i. ed il conferimento dell’incarico è effettuato mediante procedure pubbliche di selezione;
  • Sono componenti del Collegio di Direzione;
  • Sono componenti del DIAR dei Distretti Sociosanitari istituito con DGR n. 155/2022.

 

DIREZIONE UNICA DEI DISTRETTI SOCIOSANITARI – Dott.ssa Daniela Mortello

Nel Distretto si realizza il coordinamento e l’integrazione tra:

  • Cure primarie svolte dai medici di medicina generale, dai pediatri di libera scelta e dai medici di continuità assistenziale
  • Prestazioni e i servizi erogati dalle strutture operative a gestione diretta del Distretto
  • Attività delle farmacie convenzionate
  • Prestazioni e i servizi erogati dagli ambulatori e dalle strutture ospedaliere e territoriali sia aziendali che private accreditate.

Nel Distretto, in applicazione della programmazione regionale e nel rispetto delle linee di indirizzo adottate dalla Giunta regionale, vengono assicurate in particolare:

  • Le cure primarie
  • L’assistenza specialistica ambulatoriale;
  • Le attività ed i servizi rivolti a disabili ed anziani;
  • Le attività ed i servizi di assistenza domiciliare integrata;
  • Le attività degli IFEC
  • La presa in carico integrata sociosanitaria con i servizi dei Comuni preposti all’erogazione di azioni di protezione sociale

Trovano integrazione funzionale nel Distretto:

  • Le strutture organizzative deputate alla riabilitazione, all’assistenza ai disabili, alle cure palliative, all’assistenza consultoriale, all’assistenza geriatrica
  • Le articolazioni organizzative del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze,
  • Le articolazioni organizzative del Dipartimento di Prevenzione e One Health;

Il Distretto costituisce centro di responsabilità e di autonomia gestionale ed economica nell’ambito degli indirizzi della direzione generale dell’Asl4, coerentemente con la programmazione regionale. Le attività organizzative, di governo e monitoraggio della spesa territoriale costituiscono quindi specifiche prerogative e competenze del distretto.

I Distretti dell’Azienda Sociosanitaria Ligure n. 4 sono tre:

  • Distretto sociosanitario 14 “Tigullio Occidentale”

Comprendente i Comuni di: Rapallo, Santa Margherita Ligure, Portofino, Zoagli

  • Distretto sociosanitario 15 “Chiavarese

Comprendente i Comuni di Chiavari, Cicagna, Coreglia Ligure, Favale di Malvaro, Lorsica, Moconesi, Neirone, Orero, Tribogna, Borzonasca, Mezzanego, Rezzoaglio, S. Stefano d’Aveto, Carasco, Leivi, S. Colombano Certenoli, Lavagna, Cogorno, Ne.

  • Distretto sociosanitario 16 “Tigullio

Comprendente i Comuni di: Sestri Levante, Moneglia, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Varese Ligure, Carro, Maissana.

 

 

 

 

 

Il «Programma di Riorganizzazione dell’Assistenza Territoriale – (PRAT)» intende declinare gli assetti specifici in materia del Piano Strategico Aziendale 2021-23, raccordandosi con i documenti programmatici regionali e nell’ambito del contesto definito dal PNRR e dal recente D.M. 77/2022, che declina la missione 6 del PNRR definendo modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel SSN. In particolare, in continuità con la sperimentazione “Tigullio Luogo di Salute (TLS)’’ con cui la Regione ha dato mandato ad Asl 4 di sperimentare un modello di salute di prossimità, con specifico riferimento alla Telemedicina, certificato secondo standard internazionali con “Accreditation Canada” ed assegnatario di diversi riconoscimenti nazionali.

Il percorso di realizzazione della progettualità, essendo particolarmente impegnativo sotto il profilo tecnico, informatico, organizzativo, e finanziario, richiede di procedere per fasi temporali definite. Si prevede pertanto un percorso di avvicinamento progressivo alla piena realizzazione degli obiettivi del PRAT nell’arco del quinquennio 2022-2026 partendo dalle implementazioni già intervenute nel corso del 2021/22 nell’ambito del progetto TLS e individuando le implementazioni successive che saranno adottate sulla base dei vincoli attuali e futuri.

Il nuovo assetto dei servizi sanitari e sociosanitari si sostanzia attraverso un approccio multidisciplinare, integrato e digitalizzato in grado di garantire salute, benessere ed equità di accesso attraverso una rete di prossimità al cittadino e lo sviluppo della medicina d’iniziativa, e si articola nelle seguenti azioni:

  1. a) Revisione del modello organizzativo per le politiche di integrazione, innovazione, riqualificazione dell’offerta, promozione della salute ed efficientamento dei sistemi:
  • Riorganizzazione e potenziamento dei Distretti attraverso un sistema di 3 Case di Comunità Hub & Spoke e due COT integrate
  • Nuova filiera dell’assistenza territoriale residenziale sanitaria e sociosanitaria: realizzazione degli Ospedali di Comunità e riorganizzazione dei diversi setting assistenziali erogativi nei poli sociosanitari Hub (degenza territoriale)
  • Potenziamento e riorganizzazione dell’assistenza domiciliare
  • Riorganizzazione delle cure primarie secondo il nuovo ACN per la medicina di base e la continuità assistenziale in una logica di medicina d’iniziativa
  • Riorganizzazione dei servizi territoriali di medicina specialistica sulla base delle cronicità e prevenzione
  • Riorganizzazione della filiera dei servizi sociosanitari residenziali e semiresidenziali
  • Integrazione sociosanitaria con i servizi sociali dei Comuni
  • Coinvolgimento attivo delle organizzazioni di rappresentanza dei cittadini
  1. b) Politiche per lo sviluppo del capitale umano:
  • Sviluppo e impiego di nuovi profili professionali: Infermiere, Ostetrica, Fisioterapista di Comunità, Assistente sociale, Farmacie di Comunità
  • Percorsi formativi a supporto del processo di cambiamento organizzativo
  1. c) Politiche per un’appropriata gestione delle risorse professionali e strumentali
  • Sviluppo della digitalizzazione dei servizi e della Telemedicina a supporto della gestione dei percorsi di cura e assistenziali e dell’operatività dei professionisti

 

I – Le Case di Comunità e le COT saranno strutturate secondo un modello hub and spoke:

a – Livello HUB:

  • RAPALLO (Polo Sociosanitario ‘’N.S di Montallegro’’ – Via San Pietro, 8):
    Casa di Comunità Hub distrettuale con funzioni sovradistrettuali ortopedico-riabilitative e oculistiche
  • CHIAVARI (Polo Sociosanitario – «V. Leonardi» Via G.B. Ghio, 9):
    Casa di Comunità Hub distrettuale con funzioni sovradistrettuali geriatriche e di cure palliative (CDCD, Hospice e rete Cure Palliative)

Centrale Operativa Territoriale sovradistrettuale «Punto Unico Accesso»

  • SESTRI LEVANTE (Polo Sociosanitario «Civile»; Via Terzi, 37):
    Casa di Comunità Hub distrettuale con funzioni sovradistrettuali famiglia/minori/disabili e neuro-riabilitative

Centrale Operativa Territoriale sovradistrettuale «Trasporti e Telemedicina»

 

Inoltre, le funzioni sovradistrettuali della Salute Mentale si trovano a:

  • Chiavari, Via G.B. Ghio, 9
  • Lavagna, Via Don Bobbio 25

Le funzioni sovradistrettuali di Igiene Pubblica si trovano a Chiavari, Corso Dante 161

Le Centrali Operative Territoriali (COT) Aziendali, con sede a Chiavari e Sestri Levante, sono integrate funzionalmente e coordinano rispettivamente le attività di accesso ai servizi per l’intera Asl4 (COT Chiavari) e di Centrale Trasporti e Telemedicina per l’intera Asl4 (COT Sestri Levante).

b – Livello spoke :

  • Base: Studio singolo o associato MMG/PLS in spazi privati e integrazione con Farmacia territoriale
  • I livello: Studio condiviso MMG/PLS presso spazi Asl o convenzionati e Punto Salute con postazione di telemedicina Asl
  • II livello : Studi condivisi MMG/PLS presso spazi Asl, possibile polo di Guardia Medica e sede di servizi sociosanitari e Punto Salute con postazione di telemedicina Asl
  • Ambulatorio mobile: Mezzo attrezzato mobile con punto prelievi e punto vaccinazioni con operatori di comunità
  • Domicilio e Ambiente: “villaggio solidale e diffuso” con promozione stile e qualità di vita e supporto al mantenimento, anche con sperimentazioni ad hoc ed educazione alla salute

 

II – Il processo di innovazione del sistema sanitario e sociosanitario territoriale previsto dal PRAT impone una profonda revisione – oltre che degli assetti attuali sul versante ospedaliero – anche dell’offerta sul territorio in modo da identificare sedi differenziate per specifiche «vocazioni».

In questo scenario l’assistenza territoriale di tipo residenziale deve evolversi con una nuova idea di servizi organizzati secondo il modello di «filiera integrata» in modo da consentire al tempo stesso risposte più appropriate ai bisogni e flessibilità nel passaggio da un setting all’altro (domicilio-ospedale-strutture intermedie-domicilio) sulla base dell’esigenza della persona in relazione all’età, alla condizione clinica, personale e sociale.

Asl 4 intende pertanto riorganizzare, a partire dall’esperienza consolidata della RSA post-acuti di Chiavari a gestione diretta che già oggi accoglie pazienti più compromessi di quelli previsti dallo standard regionale, la propria rete di offerta così articolata:

  • Cure Intermedie Territoriali – media complessità sanitaria (presenza medico anche in ore notturne)
  • Cure post-acuti – media complessità assistenziale (presenza del medico in ore diurne)
  • Ospedale di Comunità – medio-bassa complessità assistenziale (conduzione infermieristica e supporto dei MMG)
  • Strutture sociosanitarie per la LONG TERM CARE

La realizzazione delle Cure Intermedie Territoriali avverrà anche attraverso un processo di riconversione di posti letto ospedalieri che garantirà in modo sinergico all’ospedale di recuperare appropriatezza e dall’altro al territorio di acquisire garanzia di produzione, efficacia ed efficienza attraverso un diverso sistema di remunerazione.

Tale percorso consente, oltre che di adeguare l’offerta differenziata al bisogno che si è notevolmente evoluto, anche di aumentare la produzione aziendale e razionalizzare l’impiego delle risorse umane.

 

 

 

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