DIRETTORE GENERALE – Dott. Paolo Petralia
email: asl4@asl4.liguria.it
DIRETTORE SANITARIO – Dott. Giovanni Battista Andreoli
email: direzione.sanitaria@asl4.liguria.it
DIRETTORE AMMINISTRATIVO – Avv.to Luigi Bertorello
email: dir.amministrativa@asl4.liguria.it
DIRETTORE SOCIOSANITARIO – Dott.ssa Maria Elena Secchi
email: segreteria.dss@asl4.liguria.it
Organizzazione Direzionale: Titolari di Incarichi Dirigenziali Amministrativi di Vertice
Per tutte le articolazioni aziendali sono previste nei compiti di struttura, per le parti applicabili e secondo il livello di inquadramento gerarchico e regolatorio, l’ottemperanza alle disposizioni legislative in materia di:
- Gestione del Rischio Clinico, secondo Legge Gelli 08/03/2017 n. 24;
- Sicurezza e salute sui luoghi di lavoro ai sensi del D.lgs. 81/2008 in sinergia con il delegato del datore di lavoro e con il RSPP;
- Trattamento dei dati secondo quanto previsto dal GDPR Regolamento Europeo 679/2016 e dalla regolamentazione aziendale.
Tutte le articolazioni aziendali sono coinvolte, secondo la normativa vigente e gli obiettivi annualmente definiti nel Piano Triennale Prevenzione Corruzione e Trasparenza, ad improntare la propria attività alla massima trasparenza amministrativa.
Tutte le articolazioni aziendali sono chiamate, con modalità coerenti al livello di responsabilità ed autonomia assegnati, al perseguimento di efficienza nell’impiego del capitale umano, delle risorse economiche, strutturali, strumentali e informatiche. A tal fine a tutte le strutture individuate con Centri di Responsabilità (come meglio definito nell’Atto Aziendale) saranno annualmente assegnati obiettivi di budget specifici.
Per meglio presidiare l’utilizzo delle risorse economico-finanziarie ed il processo di autorizzazione-acquisto-liquidazione, la SC Bilancio e Contabilità definisce attraverso i sistemi di contabilità specifici vincoli di spesa sulle voci di spesa, assegnati alle singole strutture, che le stesse sono tenute a gestire e monitorare.
A tutte le Strutture che incorporano funzioni di Ufficiale di P.G. (Polizia Giudiziaria) compete il dovere dell’applicazione delle relative sanzioni.
Principi generali
L’articolazione in cui l’Azienda si organizza è basata sul sistema Dipartimentale, individuando le Strutture Complesse, Semplici e Semplici Dipartimentali; la configurazione cui si tende rappresenta anche il consolidamento della riorganizzazione già da tempo operata a livello nazionale, regionale e aziendale in ottica di:
- Definire il modello territoriale regionale incentrato sui Distretti definendo le funzioni, le risorse, le responsabilità gerarchiche dirette sulle strutture territoriali ovvero rapporti funzionali con le strutture non gerarchicamente riconducibili ai Distretti stessi;
- Ricerca della massima funzionalità del sistema di emergenza urgenza, letto come intero processo di assistenza, anche attraverso il potenziamento di percorsi di fast-track, percorsi di accettazione diretta dell’urgenza o di gestione alternativa per urgenze minori;
- Potenziamento e riorganizzazione dell’offerta residenziale, anche mediante la ridefinizione e adeguamento delle attività di Cure Intermedie che risultano attualmente inserite nel contesto della disponibilità di posti letto ospedalieri ridefinendo anche la filiera territoriale;
- Consolidamento e sviluppo del modello organizzativo Hub & Spoke, sia aziendale che sovraaziendale;
- Efficientamento della risposta ai bisogni di salute attraverso la gestione su livelli assistenziali differenziati e l’organizzazione delle risorse attraverso “piattaforme di erogazione”.
Criteri di Articolazione Funzionale
L’organizzazione dell’Asl4 deve tener conto della articolazione funzionale
- Funzioni di rappresentanza e tutela dell’Azienda
- Funzioni di indirizzo, programmazione e controllo
- Funzioni tecnico gestionali
- Funzioni assistenziali, di didattica e di ricerca e di supporto
L’articolazione delle specifiche strutture identificate dall’Azienda per la conduzione dei processi riconducibili alle varie funzioni è demandata al Piano di Organizzazione Aziendale.
Il Modello Organizzativo:
la Sanità Diffusa e il Villaggio Solidale
Asse I – La Sanità Diffusa
Riorganizzazione e sviluppo di una rete integrata dei servizi socio-sanitari a tutti i livelli di setting erogativo, in chiave personalizzata e di prossimità, fruibile in maniera diffusa (ovunque e a distanza).
Rete ospedaliera integrata
Acut Complex Care Model (ACCM) come complementare al Chronic Care Model fCCM).
Modello di cura che prevede la centralità del paziente nel percorso di cura con continuità di assistenza nel momento in cui entra in ospedale fino al ritorno a domicilio.
Polo Ospedaliero Unico Aziendale
organizzato per intensità di cura e complessità assistenziale sulla base di score predefiniti e standardizzati sia nell’area medica e che in quella chirurgica, con staffing adeguato sulla base del livello.
Ospedale Calamita
Programma per attirare professionalità e mantenere personale attraverso programmi socio sanitari innovativi e servizi di
Virtual Hospital
Ospedale anche “senza letti”, con controllo a distanza dei pazienti dimessi con patologie note e dove è prevedibile una riacutizzazione attraverso device e televisita ad opera di un equipe di specialisti, in contatto con MMG.
Dipartimenti unici aziendali
che tengano conto della fase acuta, anche cronica e riabilitativa della malattia e soprattutto che coinvolgano in una unica filiera organizzativa sia l’ospedale che il territorio, con gruppi specialistici unitari.
Percorsi omogenei
con PDTA (Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali) e DMT (Disease Management Team) anche digitalizzati.
Percorsi integrati ospedale-territorio
Percorsi integrati, strutturati e insieme flessibili,
con team unici multi-disciplinari/professionali (della persona e non della struttura)
Utilizzo FSE e «strumenti a distanza» con centrali operative, al fine di avere la mappatura delle patologie, degli esami e degli esami strumentali per fornire in tempo reale le corrette informazioni alle equipe domiciliari
Percorsi integrati anche digitalizzati
prevenzione-cura-riabilitazione con case manager
(prendendo in carico il paziente e la famiglia per predisporre un’assistenza continuativa)
Sviluppo cure intermedie,
rete cure palliative e rete riabilitativa anche outdoor.
Attività distrettuali integrate
Servizi appropriati e di prossimità,
in relazione sia all’estensione geografica ed alle caratteristiche orografiche dell’area che demografiche e sanitarie della popolazione
Ciascuna area come parte dell’intera rete dei servizi
Residenzialità e domiciliarità
come fasi di un’unica filiera di presa in cura
Asse II – Il Villaggio Solidale
Creazione di un ambiente diffuso e solidale, attraverso un modello «Hub e Spoke» con l’utilizzo di connettività e tecnologie, che:
- Rafforzi l’azione tra le persone e le comunità laddove vivono, a partire dagli ambienti, stili e condizioni di vita
- Assicuri la fruibilità della «sanità diffusa» (asse I), in termini di appropriatezza e prossimità, nell’ottica di una crescente «umanizzazione delle cure»
- Realizzi centri di riferimento sovra territoriali per specifiche attività, con caratteristiche anche di possibile replicabilità
- Allarghi gradualmente il coinvolgimento delle reti comunitarie nella co-progettazione e co- gestione dei percorsi di presa in cura (community building).