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COSA S’INTENDE PER GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO

Il gioco d’azzardo rientra nei giochi di alea, il cui esito può essere determinato unicamente dalla sorte, come nel caso del lancio di una moneta.
I giochi d’azzardo sono tutti quelli nei quali si gioca per vincere denaro e nei quali il risultato del gioco dipende, del tutto o in parte, dalla fortuna piuttosto che dall’abilità del giocatore.
I giochi d’azzardo attualmente più diffusi sono:
le videolottery
le slot machine (spesso chiamate ancora videopoker)
i gratta e vinci
il lotto e il superenalotto
i giochi al casinò
il “Win for life”
le scommesse sportive o ippiche
il bingo
i giochi online con vincite in denaro (ad esempio, poker online).
La maggior parte di questi giochi hanno una gestione di tipo telematico il cui funzionamento è basato su calcoli casuali che rende di fatto il gioco in questione un “gioco di fortuna”, nonostante la maggior parte dei giocatori creda di poterne condizionare l’esito.
Assieme al gioco online, tali apparecchi assicurano la percentuale più alta di spesa da parte degli italiani nel settore dei giochi, sostituendosi alle forme più tradizionali.
Il gioco non sempre è pericoloso, molte persone giocano in modo responsabile. Altre, con il tempo, sviluppano invece comportamenti compulsivi molto simili a quelli che si manifestano con l’abuso di sostanze stupefacenti.
Il gioco d’azzardo porta con sé un rischio che, in particolari gruppi di persone ad alta vulnerabilità, può sfociare in una vera e propria dipendenza comportamentale, oggi riconosciuta come tale dai sistemi nosografici internazionali (DSM 5 – disturbo da gioco d’azzardo).
Spesso il giocatore non ha la consapevolezza di avere un problema, ma il problema esiste.

LO SVILUPPO DEL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO E LE FASI VERSO LA GUARIGIONE

Il giocatore, dopo aver attraversato la iniziale fase vincente, la fase perdente e quella della disperazione, vive una fase cruciale. In questa fase il soggetto perde la speranza, la famiglia entra in una spirale di cui è impossibile vedere la fine, il giocatore persiste nel suo comportamento, e riesce ancora a mostrarsi come una persona in possesso del totale controllo sulla sua attività di gioco. Esteriormente incolpa tutti tranne se stesso per la situazione nella quale si trova, mentre internamente, il giocatore è in una situazione di estrema angoscia. Il giocatore, infatti ,ama la sua famiglia e vorrebbe essere come loro si aspettano che sia. Ma malgrado il suo desiderio di stabilità e rispetto, deve giocare, non ne sa spiegare il perché, ma deve essere in azione, pur sapendo di non poter vincere. Il suo desiderio di auto punirsi lo porta a pensare al suicidio.
La mancanza di informazioni sulla patologia, uniti ad un senso d’orgoglio, impediscono spesso al partner di capire come deve reagire. Devono spesso succedere episodi traumatici quali un arresto del giocatore o un tentativo di suicidio affinché il coniuge dia un ultimatum al suo partner oppure lo abbandoni.
Le dinamiche psicologiche associate a questa crescente problematica sono talmente difficili da gestire che di solito da soli non si riesce a risolverle.
A questo punto i familiari o il giocatore stesso si possono mettere in contatto con un Centro per la cura del gioco d’azzardo, come i SerT: Servizi per le dipendenze patologiche delle Aziende Asl che hanno specifiche equipe (composte da medici, psicologi, assistenti sociali, educatori) che si occupano di diagnosi e cura del gioco patologico.
L’accesso al Ser.T. è gratuito e diretto: non si paga alcun ticket né ci vuole la richiesta del medico di famiglia. La presa in carico della persona con dipendenza da gioco d’azzardo è prevalentemente di tipo psicologico, con trattamenti individuali e di gruppo. Nella fase di contatto con il servizio la famiglia viene presa in carico globalmente per agevolare il processo di cura, viste le innumerevoli connessioni con l’ambiente in questa patologia.
Dopo l’iniziale contatto con il servizio si possono distinguere diversi momenti:
1. il giocatore vive una fase critica, nella quale potrebbe esprime un sincero desiderio di aiuto, in cui potrebbe essere mosso dalla speranza, mostrarsi realistico e smettere di giocare;
2. vi è un graduale ritorno alle attività, incomincia a risolvere le problematiche rimaste in sospeso e inizia un programma di risarcimento ai creditori;
3. un progressivo ritorno alla socialità, soprattutto agevolata dal superamento della vergogna e del senso di colpa, sentimenti molto diffusi nei giocatori patologici;
Portando avanti per un minimo di 2 anni la terapia:
da un iniziale momento di confusione e spaesamento nel quale i risultati ci sono ma sono ancora pochi e “timidi”, si passa ad una fase maggiormente forte e stabile nella quale si possono esplorare nuove ipotesi relazionali e in cui anche le emozioni possono essere elaborate e comprese più in profondità.
inizia poi una fase di ricostruzione, durante la quale si verifica un miglioramento nei rapporti familiari, il giocatore torna a rispettarsi, trascorre più tempo con la famiglia, è maggiormente rilassato e meno impaziente.
infine si arriva ad una fase di crescita in cui diminuisce la preoccupazione per il gioco, il giocatore ha maggiore comprensione per gli altri e inizia a dare affetto agli altri.

IN COSA CONSISTE L’INTERVENTO SUL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO

L’intervento nel campo del gioco d’azzardo patologico prende il via attraverso un primo colloquio orientativo in cui si stabiliscono, caso per caso, le linee guida da seguire. Di seguito riportiamo nello specifico l’iter che il nostro Servizio mette a disposizione dell’utenza:
PRIMO COLLOQUIO ORIENTATIVO
Questa prima fase ha come scopo la conoscenza del paziente che attraverso la tecnica del colloquio clinico è chiamato ad esporre la propria storia personale riguardo al gioco d’azzardo, la propria storia familiare ed il vissuto delle proprie dinamiche relazionali.
PERCORSO DI CURA INDIVIDUALIZZATO
Ogni trattamento è individualizzato, tarato sulle caratteristiche e sulle esigenze del paziente. In linea generale si tratta di trattamenti definiti “integrati”, che includono cioè interventi di tipo medico-farmacologico, psicologico, di supporto e/o riabilitativi e/o di reinserimento sociale.
Il percorso è seguito e monitorato da un’équipe di professionisti (tra cui psicologo, medico, educatore ed assistente sociale).
COSTI DEL TRATTAMENTO
ll percorso di cura delle persone con problemi di gioco d’azzardo patologico e delle persone a loro vicine è GRATUITO nella Regione Liguria.
TRATTAMENTO DEI DATI E PRIVACY
E’ garantita la massima riservatezza, secondo il “testo unico sulla privacy” emanato con d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196 e la Legge 21 febbraio 2006, n. 49 “Disposizioni per favorire il recupero di tossicodipendenti recidivi e modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309″.

E’ IL MOMENTO DI RIVOLGERSI AD UN PROFESSIONISTA

Chi siamo?
L’ambulatorio GAP, situato presso la Palazzina nuova SPDC (1° piano), è formato da un’equipe multidisciplinare (medici, assistenti sociali, psicologi, infermieri, educatori).
Si effettuano:
valutazioni psichiatriche
somministrazione di eventuale terapia
colloqui psicologici
colloqui educativi
colloqui con i familiari gestione e tutela del patrimonio
collaborazioni con enti esterni (Caritas, gruppi di auto mutuo aiuto, comunità terapeutiche)
ripiano debiti
inserimenti lavorativi
sostegno educativo
gruppi di auto-mutuo aiuto per giocatori e familiari
interventi di prevenzione sul territorio.

CONTATTI E ORARI

Dove siamo

Via Don Bobbio 25 – 16033 Lavagna (GE)
Palazzina nuova SPDC 1° piano

Tel. 0185 329741 – 0185 329742

Orari di apertura al pubblico

Lunedì 8:30 – 13:00
Martedì 8:30 – 9:30 12:00 – 13:00
Mercoledì 8:30 – 13:00
Giovedì 8:30 – 13:00 14.00 – 17.00
Venerdì 8:30 – 13:00

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