Con le firme di questa mattina, l’Asl 4 e i Comuni di Rezzoaglio e Santo Stefano d’Aveto hanno rinnovato il patto territoriale della “Comunità in Salute”, che ha messo a punto una rete di servizi sanitari e sociosanitari di prossimità con il coinvolgimento diretto di tutti gli stakeholder presenti sul territorio, tra cui farmacie, pubbliche assistenze, Terzo Settore, RSA, medici e pediatri e tutti i soggetti che costruiscono la salute della comunità.
Sottoscritto la prima volta nel 2023 dai sindaci di Mezzanego, Borzonasca, Rezzoaglio e Santo Stefano con il direttore generale dell’Asl 4, Paolo Petralia, l’accordo è stato ratificato anche dai sindaci nuovi eletti Roberto Pareti (Santo Stefano) e Massimo Fontana (Rezzoaglio).
«Il rinnovo del patto “Comunità in Salute” conferma la volontà della Regione e dell’Asl 4 di rafforzare un modello di sanità che parte dai territori e cresce insieme alle comunità – sottolinea l’Assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò, che ha tenuto a battesimo il rinnovo del patto e visitato la RSA Nostra Signora di Guadalupe -. Nei Comuni dell’entroterra la prossimità è una necessità concreta e questo progetto dimostra come, grazie al lavoro di rete tra sanità, Comuni e Terzo Settore, sia possibile portare i servizi vicino alle persone, anche nelle aree più lontane dai grandi centri. È un esempio di sanità integrata e digitale, capace di unire prevenzione, assistenza e ascolto. Voglio ringraziare la Asl 4, i sindaci e tutte le realtà coinvolte per l’impegno e la collaborazione: è così che si costruisce una Liguria più equa e più vicina ai bisogni dei cittadini».
«Due anni fa – spiega il Direttore generale, Paolo Petralia – abbiamo presentato il modello delle “Comunità in Salute” per offrire a chi vive nell’entroterra una rete di servizi sociosanitari integrati e oggi confermiamo l’impegno a proseguire nel radicamento di una sanità sempre più diffusa e di prossimità, che si muove verso i cittadini, in modo proattivo e personalizzato, grazie anche all’utilizzo delle tecnologie digitali».
Insieme al rinnovo del patto, è stata illustrata anche la campagna di salute che, nei prossimi nove mesi, porterà nuovamente gli Operatori dell’Asl 4 con l’unità mobile Gulliver nei Comuni di Santo Stefano e Rezzoaglio per gli appuntamenti dedicati alla vaccinazione, alla prevenzione del diabete, alla promozione dei corretti stili di vita, alle visite del consultorio ostetrico-ginecologico e dell’ambulatorio medico-infermieristico, fino, non per ultimo, agli incontri con gli assistenti sociali.
Il calendario delle attività ad accesso libero e gratuite, che sarà di volta in volta diffuso nel dettaglio anche in collaborazione con i Comuni, prevede nell’immediato:
- Campagna di vaccinazione contro influenza e Covid-19
Martedì 11 Novembre 2025
Dalle 9 alle 10.30 – Santo Stefano d’Aveto in Comune
Dalle 11.30 alle 13 – Punto Salute Rezzoaglio
- Campagna di prevenzione del rischio cardiovascolare
Giovedì 11 dicembre 2025, dalle 10 alle 13 – Santo Stefano d’Aveto
Giovedì 18 dicembre 2025, dalle 10 alle 13 – Rezzoaglio
E a seguire:
- Gennaio 2026, Open day vaccinale antipneumococco/Zoster per gli utenti 65enni delle coorti 1960 (se non ancora vaccinati) e 1961;
- Febbraio 2026, Campagna di prossimità del Servizio Sociale;
- Marzo 2026, Campagna di prevenzione del diabete;
- Aprile 2026, Campagna di prevenzione con il Consultorio Ostetrico-Ginecologico;
- Maggio 2026 Campagna di promozione dei corretti stili di vita e Attività Fisica Adattata con attività motoria di gruppo di mantenimento e prevenzione, per persone over 65 anni, in condizione di salute stabili;
- Giugno 2026, Campagna per la presa in carico medico-infermieristico di prossimità.
«Le “Comunità in Salute” sono il frutto di un impegno importante, che ci siamo assunti due anni fa e che continuiamo a sviluppare insieme agli stakeholder locali, per offrire servizi sanitari e sociosanitari di prossimità – concludono il Direttore Sociosanitario, Maria Elena Secchi, e il Direttore dei Distretti 14, 15 e 16, Daniela Mortello -. Il nostro obiettivo è quello di essere sempre più vicini alle persone e ai loro bisogni, promuovendo una sanità diffusa sul territorio».


