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La possibilità di trapiantare organi e tessuti, prelevati da una persona deceduta, ad un’altra che ha necessità di essere curata, è una grande opportunità: attraverso il trapianto è possibile salvare e migliorare la qualità di vita di molti pazienti.

Possono essere donati i seguenti organi e tessuti:
ORGANI: cuore, reni, fegato, polmoni, pancreas e intestino.
TESSUTI: pelle, ossa, tendini, cartilagine, cornee, valvole cardiache e vasi sanguigni.

La donazione di organi avviene solo dopo che sia stata accertata la morte encefalica, o morte cerebrale, stato definitivo irreversibile.

La morte è causata da una totale assenza di funzioni cerebrali, dipendenti da un prolungato arresto della circolazione per almeno 20 minuti, o da una gravissima lesione che ha colpito direttamente il cervello. In questi casi i medici eseguono una serie di accertamenti clinici per stabilire, per un periodo di almeno sei ore consecutive, la contemporanea assenza di:
· Riflessi che partono direttamente dal cervello
· Reazioni agli stimoli dolorifici
· Respiro spontaneo
· Stato di coscienza
· Qualsiasi attività elettrica del cervello (elettroencefalogramma piatto).

Gli accertamenti devono essere effettuati da una commissione di tre medici (un medico legale, un rianimatore ed un neurologo), registrati e ripetuti almeno tre volte nel periodo delle sei ore.

In un soggetto deceduto in condizioni di ‘morte encefalica’, se si mantiene una ventilazione meccanica, il cuore può battere per alcune ore: la donazione di organi può essere effettuata solo in questi casi.

Le attuali procedure diagnostiche consentono di escludere (con sicurezza) ogni possibile confusione tra morte cerebrale e coma.

Non è possibile decidere a chi verranno trapiantati i propri organi dopo la morte: gli organi vengono assegnati ai pazienti in lista d’attesa in base alle condizioni di urgenza ed alla compatibilità clinica e immunologica del donatore con le persone in attesa di trapianto.
E’ illegale comprare o vendere organi umani: la donazione è sempre gratuita e anonima.

I costi del trapianto sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale.

Le persone trapiantate rinascono!
Riprendono a lavorare, viaggiare, fare sport.
Riprendono a vivere, dopo essere stati gravemente ammalati e, spesso, vicini alla morte. I soggetti in età fertile possono avere figli, le giovani donne trapiantate possono portare a termine una gravidanza. Ormai i casi di rigetto sono sempre più rari e controllabili dalla terapia farmacologica.
Non esistono limiti d’età per la donazione: in particolare le cornee e il fegato, prelevati da donatori di età superiore a 80 anni, sono frequentemente idonei ad essere prelevati e trapiantati.
Ogni potenziale donatore viene obbligatoriamente sottoposto ad accurati accertamenti clinici, strumentali e di laboratorio che garantiscono ampi margini di sicurezza.

La volontà del cittadino di donare i propri organi può essere espressa in due modi:

  1. attraverso la dichiarazione scritta che il cittadino porta con sé con i propri documenti
  2. attraverso la registrazione della volontà (positiva o negativa) effettuata presso le AA.SS.LL. o i medici di famiglia, compilando apposito modulo
  3. Se un cittadino non si esprime, è prevista dalla legge la possibilità per i familiari (coniuge, convivente more-uxorio, figli, genitori) di opporsi al prelievo.
    In ogni caso il prelievo non ha luogo se viene presentata una dichiarazione del potenziale donatore, contraria alla donazione, successivamente alla precedente dichiarazione positiva.

Qualunque nota scritta che riporti:
cognome e nome, data di nascita, codice fiscale (non obbligatorio), dichiarazione di volontà, data e firma, è considerata valida ai fini della dichiarazione di volontà.

La manifestazione di volontà è considerata valida fino a quando non viene presentata una successiva dichiarazione contraria alla precedente. In questo caso fa fede la data di sottoscrizione della nuova dichiarazione.

Nel caso in cui il cittadino registri la propria volontà di donare presso l’apposito sportello della Asl, i suoi dati vengono inseriti in un archivio, situato presso il Centro Nazionale per i Trapianti, collegato con i diversi Centri Interregionali.

In caso di possibile donazione in un soggetto, di cui venga accertata la morte ai sensi della legge n. 578 del 29 dicembre 1993 e del Decreto del Ministero della Sanità n. 582 del 22 agosto 1994, i medici rianimatori verificano se il soggetto ha con sé la dichiarazione o ha registrato la propria volontà nel registro informatico.

Possono verificarsi tre casi:

  1. il soggetto ha espresso in vita la volontà positiva alla donazione, quindi in questo caso i familiari non possono opporsi;
  2. il soggetto ha espresso volontà negativa alla donazione, quindi in questo caso non c’è prelievo di organi;
  3. il soggetto non si è espresso, quindi in questo caso il prelievo è consentito se i familiari non si oppongono.

In ogni momento si può cambiare idea con una nuova dichiarazione .

Il prelievo degli organi si può effettuare solo in assenza di malattie trasmissibili; tuttavia la valutazione di idoneità clinica del potenziale donatore viene eseguita dai medici solo al momento dell’eventuale prelievo.

Per ulteriori informazioni rivolgersi al Centro Nazionale per i Trapianti
tel.: 06-49903440/06-49903441/06-49903442
e-mail: cnt@iss.it

Presso la Asl4 le schede vengono ritirate presso i seguenti sportelli della Anagrafe Sanitaria:

Chiavari, via G. B. Ghio 9
Rapallo, Via San Pietro 8
Sestri Levante, via A. Terzi 43 (presso Ospedale)
da lunedì a venerdì ore 8.00-13.00

In tutte le altre sedi gli operatori, in orario d’ufficio, ritirano comunque le schede.

 

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